Le parole del mediano di mischia verso il match contro la Francia
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Italia, Martin Page-Relo: “Vogliamo essere competitivi. Sento la fiducia dello staff tecnico” (Ph. Sebastiano Pessina)
La sfida alla Francia, valida per il terzo turno del Sei Nazioni 2025, vista con gli occhi di chi è un po’ più “coinvolto” degli altri. Il mediano di mischia dell’Italia, con origini transalpine, Martin Page-Relo è pronto alla battaglia contro i Bleus, domenica prossima allo stadio Olimpico di Roma.
Italia, Martin Page-Relo: “Vogliamo essere competitivi. Sento la fiducia dello staff tecnico”
Intervenuto in uno degli appuntamenti con i media di avvicinamento alla gara, il mediano di mischia ha detto: “L’anno scorso abbiamo fatto un Sei Nazioni incredibile, vogliamo provare a fare meglio quest’anno. Abbiamo perso la prima partita contro la Scozia e vinto la seconda contro il Galles, ma vogliamo ancora affermarci: abbiamo fame. Vogliamo provare a essere competitivi in tutte le partite che ci rimangono, cercando le nostre migliori prestazioni. Lavoriamo sempre per provare a metterci nelle condizioni di vincere”.
Il match contro la Francia. Una squadra, fra le altre cose molto fisica, contro cui è difficile mantenere sempre lo stesso piano di gioco: “Nelle prime due partite avevamo un piano di gioco improntato soprattutto sul gioco al piede e sul nostro comportamento in fase di possesso e di non possesso dell’ovale. Ha funzionato soprattutto nella seconda partita. Non vogliamo cambiare tutto per una singola partita contro la Francia: vogliamo concentrarci soprattutto sul nostro game plan che stiamo mettendo nella nostra testa sempre di più. Certo, degli adattamenti dovremo farli, ma non vogliamo cambiare tutto”.
Sulla titolarità del ruolo, che sembra aver acquisito in questo momento con piena fiducia da parte dello staff tecnico: “Se andiamo ad includere anche la partita di novembre contro gli All Blacks e le prime due partite del Sei Nazioni 2025: è la prima volta da quando sono in nazionale che riesco a disputare tre partite da titolare consecutive. Ovviamente, non sono io che faccio la formazione: è chiaro che senta la fiducia dello staff. Prendo quello che mi sta succedendo, come una bella opportunità di confermarmi”.
Infine una risposta sulla velocità dell’uscita della palla dalle ruck: “A volte l’uscita non riesce ad essere velocissima: è vero. Le prime due partite del Sei Nazioni però sono state fortemente condizionate dalla pioggia: spesso, a terra, mi sono dovuto assicurare di avere il pieno possesso della palla e questo non mi ha permesso di trovare più velocità. Spero che con la Francia ci siano delle condizioni meteo migliori, per questo aspetto. In generale ci stiamo lavorando e proveremo come sempre a migliorare”.
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