L’opinione dell’ex-Inghilterra Ugo Monye, che aggiunge: “Bisogna aumentare la sanzione fuori dal campo”

Il caso di Ntamack e Ringrose apre il dibattito: “Serve adeguare le squalifiche al nuovo cartellino rosso” – ph. Sebastiano Pessina
Il caso delle squalifiche di Romain Ntamack e di Garry Ringrose, con il primo giocatore costretto a saltare due giornate di Sei Nazioni contro l’unica comminata all’irlandese, ha fatto discutere non solo la Federazione francese, che ha chiesto spiegazioni a World Rugby, ma anche addetti ai lavori e appassionati.
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Al programma Rugby Union Weekly della BBC è intervenuto sull’argomento Ugo Monye, ex-giocatore dell’Inghilterra, degli Harlequins e con due presenze al tour dei British & Irish Lions nel 2009.
Il caso di Ntamack e Ringrose apre il dibattito: “Serve adeguare le squalifiche al nuovo cartellino rosso”
“Quando ho sentito parlare della discrepanza della squalifica di Garry Ringrose rispetto a Romain Ntamack, ho pensato: ‘Oh mio Dio, questo è sbagliato, non è corretto’. Poi però mi sono informato e uno dei documenti da presentare è il programma di gioco dell’atleta”.
“L’IRFU ha presentato il programma di gioco di Garry Ringrose, includendo anche la partita Leinster-Cardiff, e ha anche inviato una e-mail a Leinster confermando che Ringrose sarebbe stato rilasciato dall’Irlanda”.
“Indipendentemente dalle opinioni, dalla soggettività e da tutto il resto, il collegio che cita può solo basarsi sui documenti. Quindi, quando li mostrano e hanno prove concrete, questa è l’unica cosa su cui possono giudicare. In base alla documentazione e a ciò che è stato presentato, questa è l’unica sentenza a cui potevano giungere”.
Ugo Monye, però, ha poi allargato il discorso, sottolineando come all’introduzione del cartellino rosso da 20 minuti non siano corrisposte modifiche nelle squalifiche, e come secondo lui sia necessario inasprire le sanzioni fuori dal campo per disincentivare comportamenti scorretti da parte dei giocatori.
“Capisco la volontà di proteggere l’integrità della partita, e sono fermamente convinto che il cartellino rosso da 20 minuti riesca a farlo davvero, ma poi la squalifica fuori dal campo deve essere più severa di come la si assegnava precedentemente”, ha affermato l’ex-Inghilterra.
“Se si tratta di una squalifica di quattro settimane, ora quella punizione deve diventare di sei settimane perché non possiamo proteggere il gioco e allo stesso tempo non aumentare alcuna sanzione”, ha rilevato Ugo Monye per disincentivare azioni pericolose o scorrette da parte dei giocatori, che altrimenti si vedono solo ridurre le penalità.
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