Gli Azzurri, protagonisti di una ottima prima parte di gara, calano alla distanza e non riescono più a contrastare il XV di Steve Borthwick

Inghilterra – Italia – PH S.Pessina
La ‘legge’ di Twickenham non perdona. L’Inghilterra ha battuto l’Italia 47 a 24, un risultato che consente ai padroni di casa di chiudere il quarto turno del Sei Nazioni con 5 punti in più e il momentaneo secondo posto in classifica.
Gli Azzurri incassano la terza sconfitta nel Torneo, anche se per buona parte della gara hanno messo in difficoltà i quotati rivali. Il primo tempo è finito 21 a 17, con le mete di Capuozzo e Vintcent e i tre calci di Paolo Garbisi, che hanno obbligato gli inglesi a 40 minuti di grande lavoro.
Poi nella seconda frazione è emersa tutta la qualità fisica e tecnica della formazione capitanata da Maro Itoje. In poco meno di 10 minuti gli inglesi hanno marcato tre mete, conquistato il bonus e messo al sicuro il risultato.
Nella parte finale del match gli uomini di Gonzalo Quesada hanno onorato l’impegno con una marcatura di Tommaso Menoncello, comunque non sufficiente per mettere in cassaforte il punto di bonus che si assegna dopo quattro mete.
La cronaca di Inghilterra-Italia
La prima fiammata della partita è di marca inglese e porta la firma di Elliot Daly. Su un pallone di recupero l’estremo fa metri e consente alla sua squadra di avanzare con una combinazione corale, dove spiccano le folate di Ben Earl e Tommy Freeman. Infine l’ovale arriva a Tom Willis, che segna la prima meta dell’incontro. Fin Smith è preciso nella trasformazione e dopo 5 minuti il punteggio è di 5 a 0.
All’ottavo minuto Ollie Lawrence subisce un infortunio e Marcus Smith entra dalla panchina. Il forcing inglese continua e nonostante le buone exit strategy dell’Italia, i primi 10 minuti sono appannaggio dei padroni di casa.
Il primo sussulto degli uomini di Quesada è formidabile. Da un calcetto velenoso di Paolo Garbisi, Nacho Brex riceve la palla e crea incertezza nella difesa inglese. Sullo sviluppo dell’azione Garbisi allarga su Monty Ioane, che calcia a seguire per Ange Capuozzo, più veloce di tutti ad arrivare in meta. La trasformazione di Garbisi è precisa e a Twickenham dopo 15 minuti si va sul 7 a 7.
Gli Azzurri dopo lo shock iniziale dimostrano di essere solidi nei contatti e occupano bene la metà campo avversaria. Al 22′ minuto la difesa inglese è indisciplinata e l’Italia conquista un penalty invitante. Il calcio piazzato di Garbisi però non va tra i pali e il punteggio resta invariato.
L’Inghilterra si riporta avanti con una rimessa laterale a 5 metri dalla linea di meta. La maul inglese è rapida, ma non abbastanza efficace da colpire e l’Italia si salva tenendo alto Maro Itoje. All’azione successiva gli uomini di Borthwick tornano comunque in vantaggio. Elliot Daly calcia un pallone insidioso su cui arriva prima di tutti Tommy Freeman, in meta per il momentaneo 12 a 7, che diventa 14 a 7 dopo la conversione di Fin Smith.
L’Italia non demorde e al 30′ realizza una meta splendida. Capuozzo trova un varco e semina il panico nella retroguardia inglese. In sostegno arriva Ross Vintcent, veloce e scaltro a eludere il tentativo di contrasto degli ultimi difensori. La meta del 14 a 12 viene convertita da Paolo Garbisi per il 14 a 14.
Il match è vibrante e il pubblico di Twickenham non ha tempo di annoiarsi. Un paio di minuti dopo la marcatura di Vintcent, Ollie Sleightholme aziona le gambe dopo aver ricevuto un pallone nello spazio da Marcus Smith: è la meta del 19 a 14. 10 Fin Smith calcia bene da posizione difficile e porta il punteggio sul 21 a 14.
L’Italia risponde nuovamente al 37′ con un calcio di punizione di Paolo Garbisi, che traduce in punti un’altra sbavatura disciplinare degli inglesi. Il 21 a 17 è anche il parziale con cui si chiude il pirmo tempo.
Al rientro dagli spogliatoi ecco la prima occasione d’attacco per l’Italia. Il multifase nei ventidue avversari è ben impostato, ma l’Inghilterra si ricompatta e sbroglia la situazione. Al 43′ invece Marcus Smith sale in cattedra e accellera per la prima volta nel match, purtroppo per l’Italia in maniera inesorabile. Nella difesa azzurra si apre un varco e Smith ci si infila a tutta velocità per andare a segnare la meta del 26 a 17. Fin Smith è un cecchino e il punteggio va sul 28 a 17.
L’Inghilterra alza i giri del motore e tre minuti più tardi è ancora in meta, stavolta con Tom Curry che finalizza un avanzamento del pachetto di mischia da rimessa laterale nei ventidue metri avversari. Fin Smith, puntuale converte per il 35 a 17.
L’ondata inglese non si ferma al 51′, quando le mani delicate di Maro Itoje, Tom Curry, Alex Mitchell e Jamie George liberano Ollie Sleightholme per la meta del 40 a 17. Fin Smith continua il 100% al piede con la trasformazione del 42 a 17.
L’attitudine non manca agli Azzurri, sempre volenterosi con la palla in mano. Qualche errore di troppo non consente di creare grossi grattacapi e l’Inghilterra controlla senza troppi patemi. Tommaso Menoncello tiene alta la bandiera italiana al 71′ minuto, quando segna la terza meta, che però è propiziata da un avanzamento furioso di Zuliani. Paolo Garbisi è preciso e il punteggio va sul 42 a 24.
Gli italiani chiudono la partita in avanzamento, ma lo sforzo produce il risultato contrario: Ben Earl recupera l’ultimo ovale dell’incontro e segna la settima meta inglese che porta il risultato finale sino al 47 a 24.
Il tabellino di Inghilterra-Italia
Inghilterra: 15 Elliot Daly, 14 Tommy Freeman, 13 Ollie Lawrence, 12 Fraser Dingwall, 11 Ollie Sleightholme, 10 Fin Smith, 9 Alex Mitchell, 8 Tom Willis, 7 Ben Earl, 6 Tom Curry, 5 Ollie Chessum, 4 Maro Itoje (capitano), 3 Will Stuart, 2 Jamie George, 1 Ellis Genge
A disposizione: 16 Luke Cowan-Dickie, 17 Fin Baxter, 18 Joe Heyes, 19 Ted Hill, 20 Chandler Cunningham-South, 21 Ben Curry, 22 Jack van Poortvliet, 23 Marcus Smith
Punizioni:
Mete: 4′ Willis, 26′ Freeman, 34′, 51′ Sleightholme, 43′ M.Smith, 46′ T.Curry, 80′ Earl
Trasformazioni: 5′, 27′, 35′, 44′, 47′, 52′ F.Smith
Italia: 15 Ange Capuozzo, 14 Monty Ioane, 13 Juan Ignacio Brex, 12 Tommaso Menoncello, 11 Matt Gallagher, 10 Paolo Garbisi, 9 Stephen Varney, 8 Ross Vintcent, 7 Michele Lamaro (Capitano), 6 Sebastian Negri, 5 Federico Ruzza, 4 Niccolò Cannone, 3 Marco Riccioni, 2 Giacomo Nicotera, 1 Danilo Fischetti
A disposizione: 16 Gianmarco Lucchesi, 17 Mirco Spagnolo, 18 Simone Ferrari, 19 Riccardo Favretto, 20 Manuel Zuliani, 21 Lorenzo Cannone, 22 Martin Page-Relo, 23 Tommaso Allan
Punizioni: 37′ P.Garbisi
Mete: 14′ Capuozzo, 30′ Vintcent, 71′ Menoncello
Trasformazioni: 15′, 31′, 72′ P.Garbisi
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