Sfida difficilissima per gli Azzurri, contro una squadra che ha bisogno di fare cinque punti e scenderà in campo furiosa

Sei Nazioni: l’Italia chiamata alla prova del fuoco, l’Irlanda per crederci fino all’ultimo. La preview del match (ph. Sebastiano Pessina)
Inutile nascondersi, per l’Italia sarà una tempesta: l’Irlanda arriva all’Olimpico con il già palesato obiettivo di portare a casa 5 punti e di fare più mete possibili, per poter sfruttare fino all’ultimo le residue chance di vittoria del Sei Nazioni, in attesa dei risultati di Inghilterra e Francia. La squadra di Quesada è chiamata a una grande prova contro una formazione che magari non ha più la brillantezza degli anni scorsi ma resta tremendamente forte ed efficace, soprattutto nella battaglia in mezzo al campo. Si gioca allo Stadio Olimpico di Roma, tutto esaurito, calcio d’inizio alle 15.15.
Finora per l’Italia è stato il Sei Nazioni delle occasioni sprecate: una partita in Scozia che senza quell’errore difensivo sul 19-19 poteva finire diversamente (almeno con un bonus difensivo, se non con qualcosa di più), una vittoria col Galles ottenuta con grande maturità ma regalando un bonus che potrebbe costare carissimo, e due sconfitte con Francia e Inghilterra arrivate dopo due primi tempi alla pari e due riprese invece di totale sofferenza. E comunque, in queste due sfide, l’Italia è arrivata a una meta dal bonus offensivo, a dimostrazione di un potenziale ancora non del tutto espresso.
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La squadra di Quesada ha lasciato qua e là tanti punti che alla fine potrebbero cambiare la classifica in favore del Galles, che dopo un inizio tremendo è riuscito a rimontare tra un punto di bonus e l’altro fino a riportarsi a -1 dagli Azzurri. Subito dopo il match dell’Olimpico, infatti, il Galles ospiterà un’Inghilterra che avrà lo stesso obiettivo dell’Irlanda: prendersi il bonus offensivo e vincere facendo più punti possibili per mettere a sua volta pressione alla Francia.
Sarà un super-sabato di “Davide contro Golia”, praticamente, e se per la vittoria finale la spunterà chi saprà gestire al meglio la pressione dell’ultima giornata (nel caso della Francia) o chi avrà la furia necessaria per seppellire di punti gli avversari (nel caso di Irlanda e Inghilterra), per il cucchiaio di legno ogni singolo dettaglio potrebbe fare la differenza. L’Italia ha bisogno di una prestazione di livello, vicina a quella mostrata nell’ultima uscita a Roma contro i Verdi nel 2023, quando i ragazzi guidati da Crowley andarono vicini al bonus difensivo dopo una partita alla pari con quelli che al tempo erano i primi del ranking.
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La Francia è riuscita a mettere in difficoltà l’Irlanda dopo aver resistito a 20 minuti di assalto all’arma bianca, dove gli irlandesi avevano dato l’impressione di poter dominare il match e invece sono tornati a casa senza punti in tasca. A quel punto è venuta fuori la maggior qualità dei Bleus, che hanno letteralmente dilagato nella ripresa contro un’Irlanda mai vista così nel pallone, anche a livello mentale. Per giocarsi questa partita, l’Italia dovrà offrire la stessa solidità difensiva mostrata dalla Francia nei primi 20′ di Dublino: sarà difficile, soprattutto pensando ai tanti errori difensivi commessi in questo Sei Nazioni, ma non impossibile pensando a quello che gli Azzurri hanno fatto vedere sotto la guida di Quesada non più di pochi mesi fa, con lo stesso gruppo.
A livello di formazione, Gonzalo Quesada ha cambiato tanto nel XV titolare, con 7 uomini diversi rispetto a Twickenham. Il ritorno di Tommaso Allan ad estremo e lo spostamento di Capuozzo all’ala cambia un po’ le prospettive del reparto arretrato, che guadagna concretezza ma rischia di fornire meno palloni a uno dei giocatori più pericolosi dell’Italia in attacco. Starà a Capuozzo però sfruttare le occasioni e farsi vedere il più possibile anche in mezzo al campo.
La sorpresa principale, chiaramente, è rappresentata dalla presenza di Manuel Zuliani al posto di capitan Lamaro, una scelta dettata dalla volontà di Quesada di sparigliare un po’ le carte, ma anche di dare le possibilità a “Zuzu” di giocare dall’inizio dopo essere sempre stato performante dalla panchina. All’Olimpico ci saranno anche dei giocatori in cerca di riscatto, primo tra tutti Paolo Garbisi, reduce da una partita molto al di sotto delle aspettative contro l’Inghilterra. Page-Relo si riprende la maglia da titolare dopo la brutta prova di Varney a Twickenham: il mediano di Vannes partirà dalla panchina, ma dovrà dimostrare di più. E poi c’è l’incognita Dino Lamb, reduce da tanti problemi fisici, ma il cui bagaglio fisico e tecnico sarà fondamentale contro una squadra come l’Irlanda.
Francesco Palma
Italia: 15 Tommaso Allan, 14 Ange Capuozzo, 13 Juan Ignacio Brex (Capitano), 12 Tommaso Menoncello, 11 Monty Ioane, 10 Paolo Garbisi, 9 Martin Page-Relo, 8 Lorenzo Cannone, 7 Manuel Zuliani, 6 Sebastian Negri, 5 Federico Ruzza, 4 Dino Lamb, 3 Simone Ferrari, 2 Gianmarco Lucchesi, 1 Danilo Fischetti
A disposizione: 16 Giacomo Nicotera, 17 Mirco Spagnolo, 18 Giosuè Zilocchi, 19 Niccolò Cannone, 20 Michele Lamaro, 21 Ross Vintcent, 22 Stephen Varney, 23 Leonardo Marin
Irlanda: 15 Hugo Keenan, 14 Mack Hansen, 13 Garry Ringrose, 12 Robbie Henshaw, 11 James Lowe, 10 Jack Crowley, 9 Jamison Gibson-Park, 8 Caelan Doris (Capitano), 7 Josh van der Flier, 6 Jack Conan, 5 Tadhg Beirne, 4 James Ryan, 3 Finlay Bealham, 2 Dan Sheehan, 1 Andrew Porter
A disposizione: 16 Gus McCarthy, 17 Jack Boyle, 18 Tadhg Furlong, 19 Joe McCarthy, 20 Peter O’Mahony, 21 Conor Murray, 22 Sam Prendergast, 23 Bundee Aki
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