Gli Azzurri pagano tantissimo l’indisciplina, ma alcune prestazioni sono davvero di altissimo livello

Sei Nazioni: le pagelle di Italia-Irlanda (ph. Sebastiano Pessina)
All’Olimpico l’Italia chiude il suo Sei Nazioni perdendo 22-17 contro un’Irlanda a tratti superiore ma non trascendentale. Più di qualche rimpianto per la squadra di Quesada, che paga i 4 infortuni nei primi 43 minuti e soprattutto la troppa indisciplina: a questo livello giocare 30 minuti in 14 fa tutta la differenza del mondo, ancor di più se i cartellini arrivano da errori evitabili. D’altra parte, quella degli Azzurri rimane comunque una prestazione di ottimo livello, quello che serviva dopo i due passi falsi contro Francia e Inghilterra. Ecco i nostri voti.
Sei Nazioni: le pagelle di Italia-Irlanda
Tommaso Allan 6.5 – All’inizio un po’ in difficoltà, poi cresce col passare dei minuti e toglie le castagne dal fuoco con un paio di coperture importanti. Benissimo dalla piazzola, come sempre. (Marin 6 – Peccato abbia avuto solo 5 minuti a disposizione in questo torneo, perché con due palloni toccati ha fatto subito vedere le sue qualità)
Ange Capuozzo 7 – Nel primo tempo è impegnato soprattutto in difesa e depotenzia un Lowe che non trova soluzioni nonostante la – supposta – predominanza fisica. Nella ripresa, col pallone in mano, riporta l’Italia sotto con un’azione “da Capuozzo” e nel finale sfiora anche il break che avrebbe potuto ribaltare la partita. Nelle altre partite da ala era parso meno presente, questa volta invece è sempre nel vivo dell’azione e la differenza si vede.
Juan Ignacio Brex 6 – La solita partita da gladiatore in difesa, “macchiata” dal placcaggio mancato su Keenan che gli scappa via e segna la meta del 7-7 e in generale da 3 placcaggi mancati su 12 totali. Gestisce l’attacco con intelligenza, perché sa di essere considerato il regista degli azzurri e allora attacca in prima persona quando gli irlandesi gli coprono le linee di pessaggio.
Tommaso Menoncello 7.5 – Dal suo break parte la prima meta degli azzurri. Con Brex si trova come sempre alla perfezione ed è una spina nel fianco costante per la difesa irlandese: i 74 metri guadagnati dopo il contatto parlano da soli. In difesa è praticamente ovunque, con 13 placcaggi e alcuni di questi durissimi. Partita totale.
Monty Ioane 7 – Sale sparato sui calci di Page-Relo e va costantemente a mettere pressione ad Hansen e Keenan, più volte placcati – e in maniera dura – dall’ala azzurra, che stravince la sfida con il collega di ruolo di Connacht.
Paolo Garbisi 5.5 – Sulla partita difensiva, come sempre di grande sostanza, nulla da dire, ma gli errori in attacco pesano, soprattutto in una partita dove l’Italia ha sprecato tanto. Splendido il calcetto per la meta di Ioane, ma grave il passaggio in avanti su Brex che poteva involarsi nei 22 nel primo tempo e la gestione in attacco nel finale, anche se in un’occasione prende un placcaggio al limite.
Martin Page-Relo 6 – Molto elettrico, a volte anche troppo, e per questo vanifica delle iniziative personali molto buone con delle giocate troppo forzate. Bene i calci dalla base e bravo a salvare su Ringrose nel secondo tempo. In quell’occasione, però, si fa male. (Varney 5.5 – Rispetto a Twickenham è molto più “dentro” la partita, ma la condizione – anche a causa del poco minutaggio stagionale – resta quello che è. A volte lento e macchinoso. Bravo a seguire Capuozzo in occasione della meta)
Lorenzo Cannone 5.5 – Spreca con un in avanti una splendida azione di Menoncello e Brex sul 7-0. Purtroppo esce presto, perché in mezzo al campo sembrava andare in crescendo. (Vintcent 4 – Entra anche bene, col solito dinamismo, ma rovina tutto con un placcaggio senza senso che costa a lui il rosso e all’Italia altri 20 minuti in 14. Nicotera 4 – Entra per Vintcent dopo il rosso da 20 minuti, con Lucchesi che scala in terza linea, ma non riesce a dare il suo contributo e soprattutto rovina l’assalto finale azzurro con un fallo che gli costa anche un rosso – deciso dal bunker a fine partita – e di conseguenza una squalifica
Manuel Zuliani 7 – Per gli specialisti del punto d’incontro l’Irlanda è sempre l’avversario più ostico. Lui risponde presente e in alcune occasioni avrebbe potuto anche essere premiato dall’arbitro. Bene anche in difesa con 15 placcaggi e bravo a fare strada in attacco.
Sebastian Negri 6 – Non era al 100%, e si è visto anche prima di essere costretto a dare forfeit alla mezz’ora, ma stava facendo una buona partita, soprattutto in difesa. (Lamaro 4 – Troppo grave un fallo del genere, ancor di più con l’Italia in vantaggio e un’Irlanda all’assalto)
Federico Ruzza 6.5 – Lotta in touche e vince anche delle rimesse importanti, pur non riuscendo sempre a fornire palloni puliti. Sempre solido in difesa, trova anche un po’ di avanzamento in attacco.
Dino Lamb s.v. – Sei Nazioni sfortunatissimo per lui, con due infortuni che lo tagliano fuori dalla battaglia (N. Cannone 6 – Non brillantissimo, ma è comprensibile dopo l’elevatissimo minutaggio di questo torneo, ma come sempre mette insieme una partita di sostanza e concretezza)
Simone Ferrari 6 – Nessun problema in mischia contro Porter (Zilocchi 5.5 – Ci si poteva aspettare qualcosa di più a livello di dinamica. Tiene bene in mischia)
Gianmarco Lucchesi 7 – Costretto dalle circostanze a farsi 80 minuti, chiudendo addirittura in terza linea, il tallonatore di Tolone gioca forse il miglior match del suo Sei Nazioni. Mostruoso in difesa, con 18 placcaggi e senza alcun errore. Bene al lancio e bravo a raccogliere anche un paio di palloni sporcati dagli irlandesi.
Danilo Fischetti 5.5 – Solido in mischia, rischia con quell’intervento scomposto su Beirne, che alla fine seppur poco ortodosso risulta efficace. Tre calci di punizione concessi però sono tanti. (Spagnolo 6 – Buona partita difensiva)
A cura di Francesco Palma
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