Il Presidente Federale a tutto campo anche sul contratto di Gonzalo Quesada, Tommaso Menoncello e Accademia Nazionale

Andrea Duodo: “Stiamo studiando il modo di riequilibrare le convocazioni, rafforzando le Zebre ed alleggerendo Treviso” – ph. S.pessina
In occasione della serata organizzata dal Panathlon di Mestre presso Club House del Mogliano è intervenuto anche il Presidente Federale Andrea Duodo che ha rilasciato diverse interessanti dichiarazioni su molteplici temi che riguardano il futuro prossimo del rugby italiano, come riportano le edizioni cartacee odierne del Gazzettino e della Tribuna.
In particolare il numero uno della FIR ha parlato, oltre che del contratto di Gonzalo Quesada, del talento Menoncello e del record di presenze e incassi del Sei Nazioni appena concluso, anche della necessità di riequilibrare il numero di giocatori che le due franchigie forniscono alla nazionale.
Confermando anche, come già anticipato in una recente intervista a OnRugby, la volontà è di ripristinare l’Accademia Nazionale con un sistema che coinvolga anche i Club.
Ecco nello specifico le dichiarazioni del Presidente FIR Andrea Duodo:
Gonzalo Quesada
“Ha un contratto fino a dopo i Mondiali e lo porterà a termine: noi non siamo quelli che arrivano e fanno epurazioni.”
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Tommaso Menoncello
“Menoncello è un talento unico, ce lo invidiano in tutto il mondo. Quando vado all’estero e
parlo con i membri delle altre federazioni ne esaltano potenza e bravura. E’ richiestissimo, speriamo che rimanga a Treviso il più possibile, ma è chiaro che le sue qualità, prima o poi, lo porteranno a giocare all’estero”.
Il record di presenze e incassi all’Olimpico
“Ci sono segnali di crescita Il rugby piace, c’è un senso di appartenenza e la gente ci sta seguendo, nelle tre gare a Roma sono venuti 200 mila spettatori per un ricavo di 7 milioni e mezzo, un record, di solito si incassava la metà.” Un record di presenze particolarmente significativo, ha sottolineato Duodo, dal momento che “ci sono state tre gare. In questa situazione, spesso, avviene che sia difficile avere sempre l’impianto pieno.”
Riequilibrare le convocazioni, rafforzando le Zebre ed alleggerendo Treviso
Delle Zebre squadra a prevalenza italiana, siamo molto soddisfatti: è una franchigia federale di sviluppo e coach Brunello, come faceva nell’under 20, è molto bravo a far squadra e a lavorare bene con i giovani. Non ci sono mai stati tre successi di fila fra cui due all’estero. Il Benetton è squadra di assoluta qualità ma sconta il gravoso contributo che dà alla Nazionale: in questo senso stiamo studiando il modo di riequilibrare le convocazioni, rafforzando le Zebre ed alleggerendo Treviso. Insomma, cambiando un po’ il sistema per il bene del rugby italiano e cercando di costruire, grazie anche ad Amerino Zatta ed Antonio Pavanello, rapporti più sinergici, cosa che in passato non era mai avvenuta.”
A proposito dei minutaggi di questa stagione “Abbiamo sempre fatto in modo di accontentare la richiesta di Quesada di non far giocare nei club chi è impegnato con la maglia azzurra. Dobbiamo anche, però, avere maggiore potere verso l’esterno, cambiare questo sistema, i numeri non ci aiutano. Se avessimo un gruppo numeroso come quello che ha la Francia, con 14 squadre, potremmo cambiare le cose.”
Under 20 e Accademia Nazionale e sistema misto
“Per quanto è stato fatto da questo ultimo gruppo dell’U20, siamo soddisfatti. La volontà è di tornare allo schema dell’Accademia Nazionale. Tutti gli atleti di livello, che ci sono ora, sono nati attraverso questa tipologia di formazione, nata dalla collaborazione dei vari club con la Federazione. Potrebbe esserci anche un modo misto, portare i club ad avere la propria Accademia, non vogliamo privarli dei giocatori.”
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