Il CT della Francia ha parlato di alcuni temi fondamentali per la vittoria del Sei Nazioni 2025, con un occhio di riguardo ai prossimi impegni internazionali

Fabien Galthié tra terzo tempo senza alcool e la Coppa del Mondo 2027 nel mirino. PH Sebastiano Pessina
La vittoria della Francia nel Sei Nazioni ha riportato il sorriso sul volto di Fabien Galthié, che può così festeggiare il suo secondo titolo da allenatore dopo un’edizione 2024 all’insegna della discontinuità.
Le Figaro ha intervistato l’eccentrico responsabile tecnico dei Bleus, affrontando alcuni temi caldi che hanno tenuto banco nei tempi recenti, a partire dall’infortunio di Antoine Dupont.
“Abbiamo perso il miglior giocatore del mondo, il nostro capitano e forse anche di più visto quello che rappresenta oggi… Non so come gestirlo. Spero semplicemente con tutto il cuore che Antoine torni presto da noi.”, ha commentato Galthiè, che poi ha parlato di uno dei momenti salienti della competizione, la partita decisiva contro l’Irlanda che ha dato una spinta decisiva alle ambizioni di vittoria dei suoi uomini.
“Gli irlandesi si presentavano bene, avevano vinto i due tornei precedenti, tra cui uno Slam”, ricorda Galthié. ” Sconfiggendoci, avrebbero aperto le porte a un nuovo Slam. Siamo arrivati molto arrabbiati, volendo dire: “Oggi è finita, per voi si fermerà qui”. Non avevamo dimenticato la sconfitta a Marsiglia nel 2024, quella del 2023 a Dublino nelle circostanze che conosciamo. Di tanto in tanto, ci sono anniversari da festeggiare, è un segreto tra noi, con i giocatori. E, durante la settimana, mi sono permesso di sottolineare che avrei voluto che giocassimo lealmente perchè gli irlandesi sono molto ben voluti dagli arbitri.”
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Fabien Galthié: “Non mi arrenderò. Sono pronto ad avere un confronto con l’organo arbitrale”
Durante il Sei Nazioni 2025, Galthié aveva fatto alcune osservazioni sulla differenza di sanzioni tra Ntamack e Ringrose parlando della “necessità di equità dentro e fuori dal campo. Ovunque nel nostro universo. È fondamentale nelle partite di questo livello”.
L’allenatore francese ha affermato il suo desiderio di avere un ruolo attivo sulle questioni regolamentari in vista del Mondiale in Australia: “Non mi arrenderò. Sono pronto, per due anni e mezzo, fino al Mondiale in Australia, ad avere un confronto con l’organo arbitrale. Voglio che siamo ascoltati! L’ arbitraggio ai Mondiali del 2027 si gioca a partire da adesso, fatelo sapere, su questo non ci arrenderemo.”
Dopo la vittoria contro la Scozia, i giocatori francesi hanno potuto festeggiare il successo nello spogliatoio dello Stade de France con birre allo 0% di alcol. Una novità che fa effetto soprattutto in Francia, visto che l’estate scorsa i problemi connessi all’abuso di alcoli avevano creato scompiglio nel gruppo in tour in Sudamerica. Fabien Galthié ha spiegato che l’eliminazione di questa abitudine risponde ad un obiettivo più grande.
“Quello che chiamiamo terzo tempo è qualcosa di piacevole, libero, rispettoso. È l’incontro con l’altro, con l’avversario. È molto importante, perché siamo animali sociali. D’altra parte, non controllare quello che facciamo nel terzo tempo, perdere conoscenza, cadere in un’altra dimensione, che è un pericolo provato, porta alla mancanza di rispetto, a macchiare la libertà dell’altro. Se vogliamo essere campioni del mondo, il terzo tempo deve essere quello di una squadra che aspira a essere campione del mondo. Ok, festeggiamo la vittoria, siamo felici, ma l’appuntamento non è qui. È il 2027.”
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