Gonzalo Quesada: “Tra un giocatore che gioca qui e uno che gioca all’estero, sceglierò quello che gioca in Italia”

In una intervista a Sky il capo allenatore azzurro ha dichiarato che desidera che la maggior parte dei giocatori della nazionale rimanga nel paese

Gonzalo Quesada – ph. Sebastiano Pessina

Nel corso di una lunga intervista concessa a Francesco Pierantozzi negli studi di Sky Sport, il capo allenatore dell’Italia Gonzalo Quesada facendo un riassunto del Sei Nazioni 2025 appena concluso ha dichiarato che preferisce che la maggior parte dei giocatori della nazionale rimanga a militare nel nostro paese, invece che dirigersi all’estero, e che, a parità di livello, tra un giocatore che milita in Italia e uno che gioca all’estero, selezionerà il primo piuttosto del secondo.

“Una delle cose che dobbiamo fare per continuare a crescere ancora sia migliorare le condizioni di preparazione, avvicinandoci a quelle della altre squadre – ha detto Quesada – Quando andiamo a competere contro tre grandi squadre come Francia, Inghilterra e Irlanda che hanno tutti i loro giocatori a disposizione per i due mesi del Torneo, con centri d’allenamento incredibili, questo fa sì che la loro capacità di sviluppo e crescita sia molto importante.”

“La FIR sta lavorando molto bene. Abbiamo fatto in settimana una lunga riunione con le due franchigie e con Franco Ascione, il direttore della high performance, perché oggi abbiamo bisogno di avere più giocatori che rimangano in Italia. La relazione con le franchigie è eccellente, lavoriamo insieme e ci aiutiamo davvero tutti nell’interesse del rugby italiano, ma dobbiamo assicurarci che i nostri giocatori restino in Italia.”

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“Da adesso quando avrò una scelta da fare tra un giocatore che gioca in Italia e uno all’estero, se il loro livello è simile, sceglierò sempre quello che è in Italia. Voglio che la stragrande maggioranza dei giocatori rimanga qui perché cambia tutto a livello di gestione e ci consente di avvicinarci alle condizioni delle altre squadre.”

Quesada ha poi commentato le recenti dichiarazioni del presidente federale Andrea Duodo sulla necessità di provare a trovare maggiore equilibrio tra le due franchigie, il cui contributo in termini di giocatori in azzurro è decisamente sbilanciato.

“Condivido quello che ha detto Andrea [Duodo]. Il Benetton ha lavorato benissimo negli ultimi anni, è riuscito ad avere i migliori giocatori italiani. L’idea è continuare a sviluppare le Zebre in modo che anche questa diventi una squadra di alto livello dove ci sono tanti ottimi giocatori italiani: alcuni giovani che vengono a svilupparsi, altri che siano d’esperienza per trovare un po’ più di equilibrio. L’intenzione è di non fare così male al Benetton quando ci troviamo a prendere da loro tanti giocatori e li lasciamo in difficoltà. È un equilibrio che non è positivo. Ci vorrà un po’ di tempo, ma è un obiettivo che abbiamo noi come nazionale, la federazione e anche le due franchigie, quindi andiamo tutti nello stesso senso.”

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