URC: le Zebre fanno sognare in Sudafrica. Battute di un solo punto dagli Sharks

Clamorosa prestazione della franchigia ducale a Durban, battuta solo nel finale da una squadra infarcita di Springboks

URC: le Zebre fanno sognare in Sudafrica. Battute di un solo punto dagli Sharks

Le Zebre hanno perso 35-34 contro gli Sharks nella tredicesima giornata dello United Rugby Championship, in una partita che alla vigilia sembrava dovesse essere decisamente orientata a favore dei padroni di casa.

La squadra italiana ha affrontato a viso aperto una formazione avversaria con tanti Springboks in campo e ha giocato alla pari, segnando quattro mete, conducendo per ampie parti del match e vincendo il parziale del secondo tempo per 17-7.

Le Zebre sono partite soffrendo molto la fisicità degli avversari, che hanno dimostrrato la propria cilindrata già nelle prime mischie ordinate della partita. Bastano tre minuti, infatti, a Siya Kolisi per andare oltre la linea di meta e portare avanti i suoi 7-0. All’undicesimo Ox Nché si trasforma in secondo centro, mettendo in mostra le proprie mani in una situazione di transizione e servendo Makazole Mapimpi, che sfrutta il mismatch di velocità contro Giacomo Ferrari, buca la difesa e serve a Jurenzo Julius il più facile dei palloni da schiacciare.

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Il 14-0 sembra il preludio ad un pomeriggio lungo e difficile per i ducali, ma un po’ di autocompiacimento dei padroni di casa abbinato alla caparbietà degli ospiti si trasforma nell’imprevedibile: nei 17 minuti successivi le Zebre segnano 17 punti contro nessuno degli Sharks e vanno davanti a Durban.

Il primo a segnare è Alessandro Gesi, servito da un brillante crosskick di Geronimo Prisciantelli dopo un break sulla sinistra di Davide Ruggeri, autore di un ottimo primo tempo. Al 23′ tocca a Giacomo Ferrari: Alessandro Fusco batte veloce un calcio libero ottenuto da una rimessa laterale nei 22 metri avversari e dopo un paio di penetrazioni ravvicinate il terza linea riesce a schiacciare in torsione.

Dopo il pareggio le Zebre illuminano il campo con delle belle azioni offensive. Gesi buca ancora la difesa sudafricana, ma non gioca al meglio la situazione contro l’ultimo difensore e la palla finisce a terra. Sulle conseguenze Montemauri raccoglie la palla e Mapimpi si prende un giallo sciocco intervenendo sul pallone da posizione di palese fuorigioco. Palla tra i pali dal tee per il 17-14.

Il sogno dura poco. In 14 gli Sharks ottengono una rimessa in campo avversario, impostano un temibile drive dal quale esce Siya Kolisi, in fuga lungo l’out di destra. Grave l’errore al placcaggio di Gregory in uno contro uno, con l’aiuto della linea di rimessa laterale: Kolisi schiaccia e rimette la partita sui suoi binari, con Hendrikse bravo a centrare la trasformazione.

Poco dopo le Zebre subiscono ancora pur in superiorità numerica. È ancora il drive a dare agli Sharks l’avanzamento necessario, per poi andare a bussare con la propria forza fisica alla linea di meta avversaria. A segnare è Vincent Koch: bonus per gli Sharks al 35′.

Poco dopo le Zebre hanno l’opportunità di riaprire i giochi: Gesi va oltre la difesa servito da Prisciantelli, deve solo servire Dominguez ma il passaggio non è dei migliori, così come il controllo del mediano di mischia, entrato al posto di Montemauri per HIA.

Il secondo tempo, però, comincia con le Zebre ancora in avanti. Al 41′ Mapimpi salva su Montemauri intercettando il passaggio di quest’ultimo che, dalla fascia destra, poteva mandare un compagno oltre la linea. Poco dopo però Prisciantelli sorprende gli Sharks: palla persa nella metà campo delle Zebre, Dominguez serve il numero 15 che spara lungo al piede, supera tutti gli avversari e schiaccia per il 28-24.

Non solo: tre minuti dopo, sul tentativo di replica dei sudafricani, Paea intercetta un pallone nei propri 22. Prisciantelli calcia lungo, Drago placca Mapimpi in copertura e l’ala campione del mondo perde la palla, sulla quale si avventa ancora una volta l’onnipresente Prisciantelli per la doppietta personale e il nuovo vantaggio delle Zebre.

Al 54′ i ducali si salvano con Dominguez che tiene alto Buthelezi sulle conseguenze di una maul da rimessa laterale a 5 metri.

La partita vive una fase tattica a metà della ripresa. Gli Sharks cercano di ritrovare organizzazione e risalire il campo, ma il gioco tattico delle Zebre li tiene lontani e nella fase offensiva c’è ancora qualcosa che non funziona per i padroni di casa.

Quando si entra nell’ultimo quarto le Zebre si portano sul +6 (28-34) grazie a un piazzato di Montemauri.

L’occasione per gli Sharks arriva al minuto 68. Da una punizione a favore a circa dieci metri dalla linea di meta ospite, chiedono una mischia ordinata, consapevoli della propria forza. Ottengono prima un calcio con Mchunu che costringe a terra Neculai, e poi con Jacobs che dall’altro lato fa la stessa cosa con Hasa.

Al terzo calcio di punizione consecutivo in mischia è proprio Hasa a ricevere  un giusto giallo, netta la sua posizione irregolare. Al suo posto deve rientrare Luca Rizzoli, che è bravissimo a tenere la spinta sudafricana e costringere gli avversari a giocare la palla.

Le Zebre difendono a lungo la propria linea di meta con abnegazione, ma alla fine Ethan Hooker ha troppo spazio al largo e, placcato da Prisciantelli, riesce ad allungare il braccio fino a segnare alla bandierina. Da posizione estremamente angolata è eccezionale la trasformazione di Jordan Hendrikse, che firma il sorpasso a 5 minuti dal termine.

A un minuto e mezzo dalla fine della partita, sotto di un uomo, le Zebre hanno una ulteriore occasione in attacco dopo che Makazole Mapimpi regala una rimessa laterale all’altezza dei propri 22 metri cercando di contrattaccare in maniera velleitaria, e venendo portato in rimessa laterale da Leonard Krumov.

Tuttavia, la rimessa andrà perduta come molte altre durante la partita. La sintesi della partita è tutta qui: le Zebre hanno avuto problemi in mischia, in rimessa, nella difesa del drive. Malgrado tutto questo sono state capaci di andare a giocarsi punto a punto una partita in trasferta in Sudafrica contro una squadra strapiena di Springboks che all’ottantesimo ha dovuto calciare la palla fuori per salvare il risultato.

Al di là della delusione che inevitabilmente rimane per un successo che sarebbe stato storico e clamoroso, sfumato per pochissimo, i due punti portati a casa sono senza mezzi termini una conquista, date le condizioni di partenza delle squadre. E le Zebre meritano ancora grandi applausi.

Sharks: 15 Henry Immelman, 14 Yaw Penxe, 13 Jurenzo Julius, 12 Ethan Hooker, 11 Makazole Mapimpi, 10 Jordan Hendrikse, 9 Jaden Hendrikse, 8 Siya Kolisi (C), 7 Vincent Tshituka, 6 Phepsi Buthelezi, 5 Emile van Heerden, 4 Jason Jankins, 3 Vincent Koch, 2 Bongi Mbonambi, 1 Ox Nché
A disposizione: 16 Fez Mbatha, 17 Ntuthuko Mchunu, 18 Hanro Jacobs, 19 Corne’ Rahl, 20 James Venter, 21 Bradley Davids, 22 Francois Venter, 23 Andre Esterhuizen

Marcatori Sharks
Mete: Kolisi (3, 31), Julius (11), Koch (35), Hooker (75)
Trasformazioni: Jo. Hendrikse (3, 11, 31, 35, 75)
Calci di punizione:

Zebre: 15. Geronimo Prisciantelli (C), 14. Scott Gregory, 13. Fetuli Paea, 12. Filippo Drago, 11. Alessandro Gesi, 10. Giovanni Montemauri, 9. Alessandro Fusco, 8. Davide Ruggeri, 7. Luca Andreani, 6. Giacomo Ferrari, 5. Matteo Canali, 4. Francesco Ruffolo, 3. Juan Pitinari, 2. Tommaso Di Bartolomeo, 1. Luca Rizzoli
A disposizione: 16. Giampietro Ribaldi, 17. Muhamed Hasa, 18. Ion Neculai, 19. Leonard Krumov, 20. Bautista Stavile, 21. Iacopo Bianchi, 22. Thomas Dominguez, 23. Enrico Lucchin

Marcatori Zebre
Mete: Gesi (14), Ferrari (23), Prisciantelli (46, 49)
Trasformazioni: Montemauri (14, 23, 46, 49)
Calci di punizione: Montemauri (29, 63)

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