Nonostante la sconfitta per 38-5 a York, sono tanti i segnali positivi lanciati dalle Azzurre

Dopo Inghilterra-Italia, Stefan: “Punto di partenza importante”. Roselli: “Normale andare in difficoltà, ma grande reazione” (ph. Sebastiano Pessina)
Nonostante la sconfitta, l’Italia torna dal match di York contro l’Inghilterra (38-5 il finale) con la consapevolezza di poter fare un Sei Nazioni femminile importante. La reazione delle Azzurre dopo l’inizio shock (2 mete in 7 minuti) e l’ottimo secondo tempo disputato rappresentano un bel segnale per una squadra che ha appena ricominciato un ciclo sotto la guida di Fabio Roselli, che in conferenza stampa insieme alla capitana di giornata Sofia Stefan si è detto soddisfatto dell’esordio.
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“Era normale andare in difficoltà, visto il livello dell’Inghilterra. Ci siamo confrontati contro il massimo dell’alto livello, ma la reazione nel secondo tempo è stata ottima. Le ragazze entrate dalla panchina hanno dato un bel contributo, ma credo che abbia fatto la differenza soprattutto il modo in cui le ragazze si sono ritrovate nello spogliatoio nel primo tempo, rientrando in campo con il focus giusto e provando a mettere pressione sulle collisioni e nel breakdown: dobbiamo ancora lavorarci molto, ma la velocità della linea difensiva ha funzionato bene” spiega Roselli.
“Per il tipo di partita che era non abbiamo giocato solo sul risultato, provando anche alcune soluzioni in touche – con il drive che ha funzionato bene – e giocando dei calci di punizione alla mano in giro per il campo. Personalmente ho provato tanta emozione. Sono felice di essere entrato a far parte di un gruppo eccezionale” ha proseguito il tecnico.
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Dello stesso avviso anche Sofia Stefan: “Abbiamo subito molto il loro inizio, le inglesi sono partite davvero forte e non siamo riuscite a star loro dietro, ma nel corso dei minuti siamo riuscite a fare quello che avevamo provato: difenderle in due sulla palla e destrutturare la loro difesa, e alla fine ha dato i suoi frutti. Credo che alla fine possiamo essere soddisfatte di questo buon punto di partenza”.
Sull’eventualità che l’Inghilterra possa aver calato il ritmo dopo la quarta meta, Stefan è categorica: “Le inglesi non si accontentano mai di avere il bonus, anzi, macinano tutto quello che possono fino all’ultimo, quindi dobbiamo essere davvero fiere di tutto quello che abbiamo fatto e prenderci tutti i nostri meriti”.
Anche la panchina ha fatto la differenza nel secondo tempo, come spiega Roselli: “Avevamo tenuto qualche ragazza in panchina proprio per non avere una squadre troppo squilibrata, e su questo aspetto possiamo essere soddisfatti perché tutte hanno dato il loro contributo. Gli infortuni? Alcune ragazze sono da verificare, forse Veronica Madia ha avuto una sublussazione all’acromion ed è quella da tenere più monitorata, ma alla fine a parte tanti acciacchi – normalissimi quando giochi contro l’Inghilterra – non dovremmo avere particolari problemi”
A questo punto, archiviato il “crash test” con l’Inghilterra, da domenica prossima si giocherà anche per fare il risultato. A Parma arriverà l’Irlanda: “L’obiettivo è migliorare il piazzamento dell’anno scorso. Abbiamo avuto 4 allenamenti e abbiamo cercato di portare in campo tutto quello che abbiamo fatto, sicuramente quando avremo più tempo metteremo mano anche alla fase di possesso, per il momento rispetto a ciò a cui abbiamo lavorato siamo contenti. Già verso l’Irlanda mi aspetto un ulteriore miglioramento”.
Sul gioco al piede ha concluso Stefan: “Negli anni abbiamo lavorato tanto per migliorarci al piede, sicuramente mi sento più confidente. Non tutti i calci sono andati benissimo ma dobbiamo continuare a insistere e lavorare su un fondamentale ci permette di mettere maggiormente sotto pressione le avversarie. Tutto ciò che abbiamo fatto oggi è migliorabile, ma siamo sulla buona strada”.
Francesco Palma
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