La seconda linea della nazionale italiana ha sottolineato quanto il lavoro di squadra abbia influito sul bel secondo tempo di York

Sara Tounesi in azione – PH Sebastiano Pessina
Sara Tounesi è una delle leader del pack italiano. Nel match con l’Inghilterra di domenica scorsa è entrata nel secondo tempo, svolgendo il ruolo di impact player che le ha assegnato lo staff.
Proprio la seconda parte della gara è stata quella in cui le ragazze italiane hanno fatto vedere le cose migliori, costringendo le Red Roses a fare gli straordinari per muovere ancora il tabellino.
Dopo aver fatto la review del primo turno, le Azzurre si sono messe al lavoro per trovare le soluzioni più adatte in vista della partita di domenica 30 marzo contro l’Irlanda.
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Sara Tounesi: “Siamo state capaci di non andare a cercare un’individualità o di disconnetterci dal nostro sistema offensivo e difensivo”
“Nel secondo tempo le cose sono andate in un modo diverso rispetto agli altri anni – ha spiegato Sara Tounesi – Abbiamo avuto anche più opportunità, magari non concretizzate, ma abbiamo abbassato il gap dei punti di scarto e lo ritengo un aspetto positivo. Le inglesi hanno avuto una velocità di gioco impressionante e siamo state costrette a rincorrerle invece che metterle in difficoltà. Questo è un aspetto invece negativo che dobbiamo assolutamente migliorare per il prossimo match.”
Alla base della reazione evidenziata a York c’è il carattere del gruppo. Le Azzurre si sono compattate, parlandosi negli spogliatoi per ritrovare slancio nel corso della gara.
“Alla fine del primo tempo è stata detta la stessa cosa che poi abbiamo discusso a fine partita, ovvero che avevamo di fronte la prima squadra al mondo e siamo state capaci di non andare a cercare un’individualità o di disconnetterci dal nostro sistema offensivo e difensivo. Abbiamo voluto sottolineare il fatto che questo Sei Nazioni lo abbiamo iniziato nel modo giusto, nel senso che eravamo tutte connesse e non ci siamo trovate sole, cercando di accellerrare sulla pressione difensiva per poterle indurre all’errore.”
L’Irlanda ha perso contro la Francia, ma ha una mischia solida e un’atleta da tenere sott’occhio: la numero 8 Aoife Wafer.
“È un’ottima giocatrice, giovane di talento, è capace di spingere molto sugli appoggi. Dobbiamo non farla partire, anticipare la salita difensiva e mettere una pressione massima. Anche lei è umana come le inglesi, ha dei punti deboli come tutte, bisogna essere in grado di capire chi si ha davanti per contrastare ogni singola giocatrice.”
Sara Tounesi: “Ci sono stati degli errori che avremmo potuto evitare”
La grande fisicità inglese ha messo in evidenza alcune lacune su cui la squadra allenata da Fabio Roselli sta lavorando. Anche se l’Irlanda è un avversario molto diverso rispetto al XV inglese, l’Italia secondo Sara Tounesi dovrà correggere alcune imprecisioni.
“Dobbiamo migliorare l’uno contro uno e l’attitudine al contatto, per poter effettuare un placcaggio come si deve bisogna essere nella posizione ottimale. Contro l’Inghilterra spesso abbiamo impiegato troppe giocatrici in un placcaggio e questo poi ha le sue conseguenze. Ci sono stati degli errori che avremmo potuto evitare. Se avessimo avuto più accuratezza nei dettagli ci sarebbero state più occasioni per segnare.”
Infine Sara Tounesi si sofferma sull’evoluzione del Sei Nazioni 2025, un’edizione particolare.
“Il torneo di quest’anno sarà uno dei più fighi da giocare, perchè tutte le squadre hanno avuto cambiamenti e credo che ci sarà grande competizione. E anche l’anno della Coppa del Mondo, quindi mi aspetto una classifica imprevedibile, perché tutte le sei partecipanti sono in un flusso di trasformazione positivo.”
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