Presidente FIR dal 1996 al 2012, con lui l’Italia entrò nel Sei Nazioni: se ne va un pezzo di storia del rugby italiano

ph. Sebastiano Pessina
Nella notte tra il 30 e il 31 marzo è venuto a mancare Giancarlo Dondi, Presidente Onorario e Presidente della Federazione Italiana Rugby dal 1996 al 2012. Aveva 89 anni, ne avrebbe compiuti 90 il 19 aprile.
Se ne va un pezzo di storia del rugby italiano. Dondi ha giocato per la Rugby Parma e per le Fiamme Oro, per poi legare a doppio filo la sua vita con quella del rugby italiano ricoprendo prima il ruolo di Vicepresidente e Team Manager della Nazionale nei primi anni ’90, per poi diventare Presidente federale per 4 mandati dal 1996 al 2012.
Sotto la sua gestione l’Italia ha ottenuto nel 1998 (poi effettiva dal 2000) l’ammissione all’allora Cinque Nazioni, divenuto Sei Nazioni con l’ingresso degli Azzurri. La FIR è entrata a far parte dell’allora Celtic League, adesso United Rugby Championship, ed è stata ammessa nel Comitato Esecutivo di World Rugby, organo in cui Dondi è stato il primo e unico italiano ad essere membro per due mandati.
Dondi aveva anche contribuito alla creazione della “Cittadella del Rugby” di Parma, la sua città natale, attuale casa delle Zebre. Proprio per quanto riguarda la “Cittadella del Rugby”, come spiega il Presidente Andrea Duodo, saranno immediatamente avviate le procedure per l’intitolazione al dirigente parmigiano.
“Giancarlo è stato una figura straordinaria, un maestro per tutti noi ed uno dei più grandi dirigenti nella storia dello sport italiano. Ha cambiato per sempre il modello del rugby nel nostro Paese, offrendo e applicando una visione all’avanguardia. Gli saremo per sempre riconoscenti e debitori per il contributo impareggiabile che ha dato alla Federazione, guidandola con un amore e una passione senza pari nel Terzo Millennio e in territori che nessuno prima di lui aveva esplorato” ha dichiarato il Presidente Duodo.
Alla famiglia Dondi vanno le condoglianze del Presidente federale, del Consiglio, di tutti i dipendenti della Federazione Italiana Rugby. Si unisce alle condoglianze anche tutta la redazione di OnRugby.it.
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