Per l’Azzurra non bisogna “crocifiggersi” per la sconfitta con l’Irlanda, ma guardare alle prossime sfide a partire dalla Scozia

Italia Femminile, Beatrice Rigoni: “Il livello del Sei Nazioni si alza e non aspetta nessuno, serve lavoro e ripartire” – ph. Sebastiano Pessina
Non è stato favorevole questo inizio del Sei Nazioni Femminile per l’Italia: se la sconfitta in avvio con l’Inghilterra era preventivabile, e bilanciata dalla buona prestazione messa in campo a York, non si può dire altrettanto della netta battuta d’arresto subita a Parma contro l’Irlanda per 12-54.
Le Azzurre guidate dal tecnico Fabio Roselli hanno potuto staccare momentaneamente dalla difficile prima parte di Torneo grazie al weekend di pausa, per rituffarsi ora nel pieno degli allenamenti per riprendere al meglio la campagna. Questa riparte da domenica 13 aprile all’Hive Stadium con la sfida alla Scozia e poi proseguirà senza ulteriori interruzioni in calendario.
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Per questo motivo il centro delle Sale Sharks e dell’Italia Beatrice Rigoni, intervistata sui canali Fir, non vuole stare troppo a rimuginare sulla sconfitta con l’Irlanda e pensare a come migliorare in vista dei tre prossimi impegni in fila, a partire dalla trasferta contro la Scozia.
Italia Femminile, Beatrice Rigoni: “Il livello del Sei Nazioni si alza e non aspetta nessuno, serve lavoro e ripartire”
“Il nostro è un processo di crescita, non mi soffermerei molto su quello che non ha funzionato contro l’Irlanda perché sarebbe inutile crocifiggersi in questo momento. In queste prime due giornate alcuni aspetti del gioco hanno funzionato bene e da lì dobbiamo ripartire. Bisogna continuare a lavorare e a seguire il percorso che abbiamo programmato. La sfida è portare sul campo tutto quello che facciamo in settimana e fare in modo che il lavoro delle giornate precedenti dia i suoi frutti in partita”.
“Siamo molto fiduciose nel lavoro che stiamo facendo – ha proseguito Beatrice Rigoni – e questo è ciò che ci guida in questo percorso. Sappiamo che sarà dura ma siamo pronte a una grande sfida. Dopo l’Irlanda le persone più deluse dalla sconfitta eravamo noi 23 in campo, quindi non c’è nessun alibi: solo lavoro, è l’unica strada percorribile. Il livello del Sei Nazioni femminile si sta alzando sempre di più, e nessuno aspetta nessuno, anzi, vanno sempre più veloci, quindi gambe in spalla e ripartire”.
Come accennato, prossimo avversario delle Azzurre è la Scozia, che si presenta alla sfida con l’Italia forte di una vittoria e una sconfitta: “Dove possiamo metterle in difficoltà? Dalle nostre fasi statiche siamo riuscite a creare azioni importanti e ad andare oltre la linea del vantaggio, pensiamo ad esempio alla mischia ordinata. E poi siamo una squadra molto dinamica, per questo dobbiamo fare in modo che le nostre caratteristiche escano fuori al meglio, per poter essere pericolose”.
“Da parte loro, invece, sono una squadra molto collaudata che in questi anni è cresciuta molto, acquisendo fiducia e ottenendo risultati importanti. Anche loro, come noi, sono una squadra molto dinamica, e in questo senso sarà una sfida alla pari. Non saprei dire un’area del gioco precisa in cui si deciderà la partita, perché Scozia e Italia sono allo stesso modo due formazioni di grande qualità: a fare la differenza saranno l’attenzione ai dettagli e la precisione nell’esecuzione”, ha concluso Beatrice Rigoni.
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