La commissione di controllo dei campionati professionistici francesi ha pubblicato l’ analisi dei risultati sportivi della stagione 2023/24 in base a budget e stipendi: emergono numeri importanti.

Top 14: ufficiali i budget delle squadre professionistiche, Stade Toulousain ricchissimo, Castres sorprende, Lione delude – ph Stade Toulousain
Il rapporto annuale della Commission de contrôle des championnats professionnels (CCCP) per la stagione 2023-2024 fa luce sulla salute finanziaria dei due campionati professionsitici di Top 14 e Pro D2.
Il documento, pubblicato sul portale Rugbyrama, fotografa le risorse finanziarie a disposizione delle big francesi, ma anche la correlazione tra la classifica sportiva e il bilancio generale dei club delle prime due divisioni.
Nel Top 14 vengono rispettati i pronostici perché il Tolosa ha vinto il campionato dello scorso anno con il budget più elevato (62,525 milioni di budget) e il monte ingaggi più sostanzioso (13,424 milioni). Al contrario, l’Oyonnax, con il budget e il monte stipendi più basso (18,315 milioni e 6,127 milioni), è arrivato ultimo ed è retrocesso.
Tra i club più virtuosi c’è il Bordeaux, quinto per bilancio e settimo per monte stipendi (40,879 milioni e 11,089 milioni) ma terzo in classifica e finalista in campionato. Il Castres, che appena una settimana fa a eliminato il Benetton Rugby dalla Champions Cup, sorprende in positivo perché l’anno scorso ha concluso le competizioni in settima posizione con il dodicesimo bilancio e l’undicesimo monte stipendi (26,466 milioni e 9,190 milioni).
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Top 14: quali sono i club ricchi e deludenti
Il Lione non ha fatto poi così bene, se si considera che ha chiuso all’undicesimo posto nonostante il secondo bilancio del campionato (58,555 milioni). Mitiga parzialmente l’annata deludente il nono monte stipendi (circa 9,756 milioni). Il Montpellier invece viaggia da anni nelle parti alte delle classifiche economiche, ma ha messo in archivio una scorsa stagione terribile, chiudendo al tredicesimo posto (salvandosi solo nello spareggio contro il Grenoble) nonostante il nono bilancio (35,391 milioni) e, soprattutto, il quinto monte stipendi (11,947 milioni).
Questi dati da una parte parlano di un buono stato di salute, dall’altro riassumono la tensione economica che regna in Top 14: dieci dei quattordici club d’élite hanno chiuso la stagione 2023-2024 “in rosso”, con una perdita operativa di 64,5 milioni di euro, in crescita del 9,7% rispetto alla stagione precedente; dopo la rinuncia alle pretese degli azionisti, la perdita netta si è ridotta a -34,9 milioni di euro.
Uno dei quattro club “in attivo” ha registrato un risultato positivo di 1,7 milioni di euro, dimostrando di avere ottenuto buoni risultati. In Pro D2 la proporzione è pressoché la stessa, con dodici club su sedici che hanno chiuso l’anno finanziario 2023-2024 in rosso, e due club che hanno perso più di 3 milioni di euro.
Le potenzialità del rugby di club francese rimangono comunque impressionanti. Il fatturato complessivo del circuito professionistico ha raggiunto un nuovo livello storico nel 2023-2024, attestandosi a 598 milioni di euro (rispetto ai 543 della stagione precedente); solo per il Top 14, ammonta a 434 milioni di euro (+9,3%).
Pro D2: Brive a Agen non decollano, Dax sorprende
Il Brive, con il budget e gli stipendi più alti della Pro D2 (19.037 milioni di euro e 5,358 milioni di euro), è arrivato sesto prima di essere eliminato dai play-off a Béziers. Anche Agen è rimasta lontana dalle parti alte della classifica sportiva se si considerano le sue finanze. Agen infatti si è classificata tredicesima, nonostante avesse il quinto budget e il quinto monte stipendi più alto nella Pro D2 (13.948 e 3.864 milioni). Altra formazione deludente è il Montauban, che si è salvato solo attraverso lo spareggio con Narbonne mentre aveva l’ottavo budget più alto e, soprattutto, il quarto monte stipendi più grande (11.587 e 3.875 milioni).
Tra le belle sorprese, c’è il Dax che ha concluso la stagione al quinto posto prima di perdere nei play-off contro il Grenoble. Tutto ciò è stato ottenuto con il quindicesimo bilancio e il più piccolo monte stipendi della Pro D2 (6.188 e 1.733 milioni). Un altro club capace di brillare nonostante le difficoltà finanziarie è il Béziers, terzo classificato nella regular season ed eliminato in semifinale a Vannes.
Béziers disponeva solo del nono bilancio e del dodicesimo monte ingaggi (9.550 e 2.332 milioni). Infine, Aurillac si è salvato tranquillamente, classificandosi nono nonostante il budget più basso e il quindicesimo monte stipendi (5,877 e 1,736 milioni). Vannes, seconda in classifica prima di essere incoronata campione francese di Pro D2, aveva il quarto bilancio e il sesto monte stipendi (14.268 e 3.565 milioni). Il Rouen è retrocesso con il tredicesimo bilancio e il tredicesimo monte stipendi (7.909 e 2.246 milioni).
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