Si pensa a un abbassamento del salary cap che attualmente è di 10,7 milioni annui

Top 14: 10 club su 14 sono in perdita, uno dei quali di quasi 17 milioni di euro
La Ligue Nationale de Rugby fa i conti in tasca al Top 14, il massimo Campionato Francese di rugby e le risposte arrivate non sono confortanti per i club transalpini, a fronte di un incremento sensibile dei ricavi del torneo.
Top 14: 10 club su 14 sono in perdita, uno dei quali di quasi 17 milioni di euro
Secondo la LNR ben 10 club su 14 hanno un segno “meno” (-) nel loro bilancio. Nella stagione 2023-2024 le perdite operative hanno raggiunto livelli record, i più alti di sempre, ad eccezione della stagione 2020-2021, quella fortemente condizionata dalla pandemia e dalle gare disputate a porte chiuse.
Nel complesso la perdita operativa è stata di 64.50 milioni di euro, con un aumento del dato – in negativo – del 9.7% rispetto alla stagione precedente. Per dare un’idea, nella stagione 2020-2021, il disavanzo era stato di 82.41 milioni di euro.
La media delle cinque stagioni precedenti era stata più o meno della metà del dato di 64.50 milioni. Gli azionisti sono quindi intervenuti, ognuno relativamente alla propria situazione: ora il debito si attesta intorno ai 35 milioni di euro.
Sono tante le riflessioni in Francia, perché se è vero che il Top 14 è indiscutibilmente il campionato più guardato, apprezzato e ambito del mondo, come dimostra un fatturato totale da record che si aggira intorno ai 434 milioni di euro, è altrettanto vero che è molto costoso.
E allora per cercare di ridurre le uscite, la prima idea è quella di lavorare sul monte ingaggi. La volontà è quella di “parificare” le cose, anche perché solo 4 club sono in positivo mentre 10 in negativo; dove però la LNR ha rivelato che tante delle perdite sono concentrate in pochi club, uno dei quali è in passivo addirittura di 17 milioni di euro.
Per motivi di privacy la LNR non ha potuto rivelare le identità dei club, ma ha riportato tutto al presidente della Federazione Francese di Rugby, Yann Roubert, che in un intervento alle agenzie transalpine ha detto sulla questione: “Personalmente non ho mai nascosto la mia volontà di lavorare proprio sull’aspetto salariale dei club. So che non è una cosa che potrà essere immediata, ma dev’essere un discorso che va avviato. L’ideale sarebbe iniziare ad applicare una riduzione degli stipendi a partire dal 2027. Abbiamo già parlato con le parti coinvolte”.
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