L’Azzurra racconta le chiavi della vittoria di Edimburgo, guarda alla prossima sfida e racconta il proprio percorso nella nuova puntata di OnRugby Podcast

Sara Mannini con le compagne prima di Italia-Irlanda – ph. Alessandro Levati/Federugby via Getty Images
La vittoria contro la Scozia di sabato pomeriggio ha rilanciato l’Italia nel Sei Nazioni femminile e dato una gran spinta alla fiducia e all’entusiasmo delle Azzurre, che ora si preparano a chiudere il Torneo con due gare tra le mura amiche contro Francia e Galles.
Sara Mannini, entrata dalla panchina per chiudere l’incontro nell’ultima mezz’ora, testimonia con la propria felicità il momento positivo della squadra: “Ho ancora poche presenze in nazionale ma se devo fare una classifica questa partita [contro la Scozia] sta sicuramente in prima posizione tra quelle giocate finora. Dopo le prime due sconfitte in questo Sei Nazioni siamo riuscite a ripartire grazie al duro lavoro che abbiamo fatto durante la settimana e che ci ha permesso poi di produrre uno spettacolo, perché penso che tale sia stato.”
“Sto iniziando ad ambientarmi in squadra e con le pressioni che ci sono a questo livello, va sempre meglio. Il fatto di essere entrata in campo per sostituire una giocatrice del livello di Michela [Sillari] mi dà una certa emozione e anche un po’ un carico di pressione, ma ammetto di essere una giocatrice a cui piace questa pressione.”
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“Poi a dire il vero sono entrata in campo per Michela, ma ho giocato come numero 12 al posto di Bea [Rigoni]. Entrambe mi danno sempre un grande aiuto in allenamento e cerco sempre di carpire da loro sensazioni, tempi di gioco. Bello ed emozionante averle a fianco.”
Ospite della nuova puntata di OnRugby Podcast Mannini ha raccontato il proprio percorso sportivo e di vita: ha lasciato la natìa Toscana appena diciassettenne per approdare a Parma, dove proseguire gli studi e giocare nel massimo campionato italiano con la maglia del Colorno.
Dopo l’esordio in autunno al WXV, questo è il suo primo Sei Nazioni. E deve ancora compiere vent’anni.
“Con la Francia ci aspettiamo una partita molto fisica – ha detto ancora, volgendosi verso la prossima sfida – quindi lavoreremo tanto sull’uno contro uno. Se contro la Scozia le nostre caratteristiche peculiari hanno fatto la differenza, potremo avere le nostre carte da giocare anche contro di loro: sarà una partita tutta da giocare.”
Ascolta Azzurre corsare – con Sara Mannini
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