Tanti giocatori potrebbero decidere di puntare a disputare il prossimo Mondiale con la maglia dei propri Paesi d’origine

Dieci All Blacks che potrebbero “cambiare casacca” prima della Rugby World Cup 2027 (ph. Sebastiano Pessina)
Il trasferimento di Mark Telea, che ha rifiutato di rinnovare il contratto con la Federazione neozelandese per andare a giocare in Giappone – rinunciando quindi alle future convocazioni negli All Blacks – ha dato il largo a tante polemiche. Tra le altre, quella sulla possibilità che altri All Blacks finiti fuori dal giro o autoesclusosi andando all’estero possano rientrare nel rugby internazionale dalla porta di servizio, tramite altre formazioni per le quali sono eleggibili per legami di sangue, considerando che molti di loro sono di origine isolana.
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Si è già parlato del caso di Telea, che comunque essendo freschissimo di convocazione (ha giocato tutte le Autumn Nations Series 2024) non potrebbe giocare il Mondiale né col Sudafrica né con Samoa, paesi di origine dei genitori. Ci sono però 10 All Blacks, come fatto notare da Planet Rugby, che invece potrebbero cambiare Nazionale prima del 2027 e giocarlo con un’altra squadra.
Nepo Laulala – Samoa
Avendo giocato l’ultima volta con gli All Blacks alla Rugby World Cup 2023, il pilone destro Nepo Laulala potrebbe cambiare nazionalità e giocare per Samoa a partire dal novembre 2026. Laulala, però, sta vivendo un momento complicato: è fermo da un anno dopo essersi rotto il tendine d’Achille, non è detto che la sua carriera continui e pare che Tolosa potrebbe non rinnovargli il contratto. Se dovesse riuscire a continuare, in ogni modo potrebbe indossare la maglia delle Samoa al prossimo Mondiale.
Finlay Christie – Scozia
Finlay Christie è nato a Peebles, in Scozia, e si è trasferito in Nuova Zelanda a 7 anni con la famiglia. Dopo aver giocato i due test della serie estiva contro l’Inghilterra lo scorso anno, il mediano di mischia è finito fuori dal giro degli All Blacks: nonostante le ben 5 partite giocata dalla Nuova Zelanda a novembre Robertson gli ha sempre preferito Cam Roigard, Cortez Ratima e TJ Perenara, anche se col ritiro di quest’ultimo le cose potrebbero cambiare. Se non dovesse essere più convocato, o se lui stesso dovesse decidere di non giocare più per la Nuova Zelanda, potrebbero aprirsi le porte della Nazionale scozzese.
Hoskins Sotutu – Inghilterra o Fiji
Le sue esclusioni durante il 2024 hanno fatto molto rumore, anche se poi le scelte di Robertson sui giocatori che lo hanno sostituito si sono rivelate azzeccate, fatto sta che Hoskins Sotutu è eleggibile per parentela sia per l’Inghilterra (paese della madre) sia per le Fiji (paese del padre) e le voci su un possibile trasferimento in Premiership dalla prossima stagione aumentano ulteriormente l’attenzione sul tema. Sotutu non gioca con gli All Blacks da novembre 2022, potrebbe quindi cambiare Nazionale già dalle prossime Autumn Nations Series.
Emoni Narawa – Fiji
Emoni Narawa è nato e cresciuto nelle Fiji, per poi trasferirsi in Nuova Zelanda da giovane diventando eleggibile per residenza. Ha giocato solo due partite con gli All Blacks, l’ultima nel luglio 2023 proprio contro le Fiji, ma è un titolare fisso dei Chiefs nel Super Rugby e l’addio di Telea potrebbe aprirgli una strada proprio verso la maglia dei tuttineri. Starà a lui – e a Robertson – decidere il suo destino.
Richie Mo’unga – Tonga o Samoa
Qui il caso è diverso: Scott Robertson non ha nascosto il fatto che gli piacerebbe riavere Mo’unga un squadra, dopo che il mediano si è trasferito in Giappone dopo il Mondiale 2023, e dall’altra parte lo stesso 10 ha dichiarato di voler giocare un’altra Rugby World Cup, quella del 2027. Le opzioni però sono diverse: tornare in Nuova Zelanda, nel Super Rugby, e giocarsi le sue carte con Robertson, oppure scegliere uno dei suoi due Paesi d’origine, Tonga (da parte di padre) o Samoa (da parte di madre)?
Akira Ioane – Samoa
Fratello maggiore di Rieko Ioane, Akira può seguire le orme del padre (Eddie Ioane giocò per Samoa la Rugby World Cup 1991) e vestire la maglia delle Samoa già da quest’anno. Ha lasciato i Blues alla fine della stagione 2024 e, non avendo giocato con gli All Blacks dal 2022, potrebbe cambiare nazionale.
Folau Fakatava – Tonga
Nato a Tonga, si è trasferito in Nuova Zelanda a 16 anni. Ha giocato due test con gli All Blacks nel 2022 contro l’Irlanda e da allora non è più stato convocato, mentre la federazione tongana lo sta corteggiando.
Ngani Laumape – Tonga
Ngani Laumape ha giocato 17 partite con gli All Blacks fino al 2020, poi è uscito dal giro della Nazionale. È originario di Tonga, e ha già dato la sua disponibilità alla nazionale isolana: “Mi farebbe piacere rappresentare il Paese dei miei genitori. Sono orgoglioso tongano delle mie origini tongane”
Shannon Frizell – Tonga
Protagonista con gli All Blacks alla Rugby World Cup 2023, Frizell si è poi trasferito ai Brave Lupus in Giappone, autoescludendosi dal giro dei tuttineri. Frizell è nato a Tonga e dal novembre 2026 potrebbe decidere di rappresentare la Nazionale isolana.
Aidan Ross – Australia
Aidan Ross ha giocato una sola volta con gli All Blacks, nel luglio del 2022, è nato in Australia (Gosford) e lì è cresciuto fino a 8 anni, per poi trasferirsi con i genitori in Nuova Zelanda. La sua decisione è già stata presa, considerando che ha firmato con la franchigia australiana dei Reds per la prossima stagione, e potrebbe debuttare con i Wallabies già nel 2025.
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