Il profilo completo di Manuela Furlan estremo e capitano della Nazionale femminile italiana e del Villorba Rugby
Il profilo completo di Manuela Furlan
Nome: Manuela
Cognome: Furlan
Data di nascita: 30/06/1988
Luogo di nascita: Trieste
Peso: 69 kg
Altezza: 1.70 m
Soprannomi: Manu
Ruolo: estremo, ma anche centro o ala all’occorrenza
Debutto in Nazionale: Inghilterra-Italia (7 febbraio 2009, Londra)
Caps azzurri: 89
Punti azzurri: 100 (20 mete)
Club in carriera: e honours: Red Panthers Benetton (’05/’16), Aylesford Bulls (’16/’17), Villorba Rugby (dal ’17)
Titoli: 5 scudetti (’05/’06, ’07/’08, ’08/’09, ’10/’11 con le Red Panthers, ’18/’19 con il Villorba Rugby), 1 Premiership (’16/’17, con Aylesford Bulls), 2 Coppe Italia (con le Red Panthers), 1 Coppa inglese (’16/’17, con Aylesford Bulls)
Punti di forza: leggere in anticipo le giocate dell’avversario
Honours: Nazionale italiana, Nazionale italiana 7s, Nazionale universitaria 7s
Allenamento preferito: le piacciono moltissimo le sedute di palestra in cui si fanno gambe. Sono quelle che la fanno sentire meglio e le danno maggiori soddisfazioni
Idolo: non ha nessun idolo, anche perché, in effetti, conosce pochi giocatori
Momento ovale nel cuore: il più fresco e recente è il secondo posto nel torneo Sei Nazioni del 2019, senza dimenticare la nomina a capitano, il mio primo campionato vinto, ma ne avrebbe anche molti altri: troppi, troppi, troppi ricordi!
Le tre cose che la hanno attratta del rugby: tutto ciò che gira attorno ai giocatori in campo, il sostegno reciproco e il rispetto
Esiste qualcosa che potrebbe farla smettere di giocare? Più di una in effetti. Smetterà verosimilmente nel momento in cui capirà di non essere più in grado di competere ad alti livelli. Anche una mancata qualificazione al prossimo mondiale, però, potrebbe essere un motivo per chiudere la carriera. Così come il desiderio di dedicare molto più tempo alla famiglia e soprattutto ai 3 bellissimi nipoti potrebbe.
Attività ed ambizioni professionali: si è iscritta da poco a scienze motorie, anche se non sa se riuscirà a portare a termine gli studi. Sogna di aprire una palestra tutta sua
Passioni extra campo che le fanno avere la stesse sensazioni del rugby: i nipoti spassosissimi: giocare con loro le regala emozioni uniche
Se dovesse descriversi attraverso una canzone: impossibile sceglierne una. Direi che le canzoni dipendono dal momento e dal mio stato d’animo, quindi ce ne sono tante che mi descrivono e che accosto a momenti della mia vita. In questi giorni così diversi direi “Mammamia!” degli Abba
Marzullianamente: fatti una domanda a cui avresti sempre voluto rispondere. Poi, datti la risposta: Se non avessi giocato a rugby, quale sport praticheresti ora? Giocherei a calcio! Mio padre, calciofilo fino al midollo, mi ha cresciuta a pane e palla tonda! Fino a qualche anno fa sapevo tutto su tutti i calciatori e le formazioni di serie A, oggi molto meno!
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