Considerazioni semiserie sul fine settimana di rugby appena concluso
In certi stadi, per vincere, non basta essere grandi squadre. Bisogna inventarsi qualcosa di mai visto, forse qualcosa di un altro mondo.
Quattro categorie di differenza, nel rugby, rischiano di essere un abisso. A volte però, forse, bisognerebbe farle pesare solamente in campo
Il 29 settembre del 2007 un Galles in estrema difficoltà deve chiudere il discorso qualificazione ai quarti di finale della Coppa del Mondo. Il loro avversario, però, ha tutta l'intenzione di riscrivere la sua storia
I tour europei nell'emisfero sud di oggi non sono più quelli di un tempo. Per referenze chiedere al Galles. E pure a qualcun altro.
Dopo l'impresa sfiorata ad Huddersfield nel 1998 ci convincemmo che il 1999 sarebbe stato il nostro anno ovale. Non andò esattamente così.
Il rugby è uno sport di squadra, di gruppo, ma a volte a decidere la partita è la giocata del giocatore sulla carta più talentuoso. Che, forse, avrebbe dovuto stare a guardare.
Perdere, che si sia favoriti o meno, fa sempre male. Lo fa ancora di più se la partita gira allo scadere.
A metà anni '90 un ingegnere civile di Auckland arriva in Croazia per ritrovare le sue radici. Se ne andrà sfiorando un'impresa ovale.
Potrà sembrare strano, ma anche gli All Blacks hanno avuto la coperta corta nella loro storia: non durerà molto
Cosa dareste per partecipare ad una Coppa del Mondo? I portoghesi, per arrivarci, hanno sporcato la loro fedina penale. Non se ne sono mai pentiti.
Quando gli imprevisti ti cambiano la vita per sempre, puoi scegliere di arrenderti o di ripartire, nonostante tutto. Per Florian Cazenave la prima scelta non è mai esistita
Un mese di tour, otto incontri, almeno venticinque defezioni. E un estremo sconosciuto ai più. Quando Johnstone provò a tenersi salda la panchina azzurra
In alcuni paesi emergere nel rugby è più difficile che altrove. E allora bisogna costruirsi una seconda occasione.
Sei minuti sul cronometro, già tre mete subite da degli All Blacks molto ispirati. Per rimanere in partita ci vuole un miracolo. Casomai ne verrà fuori la partita più bella di sempre.
Quando sei dentro la tempesta, anche un solo raggio di sole dà speranza per il domani
Il cammino dei francesi alla Rugby World Cup del 2007 era già stato disegnato nei minimi dettagli. E, come tutte le cose già progettate, non andrà come previsto
Piccola storia di un club erroneamente sottovalutato dai Lions, ma che alla storia del rugby ha dato tanto. Soprattutto in panchina.
Un giorno l'Ulster decise di non puntare sull'ex numero 10 della Nazionale under 21 irlandese. Gareth Steenson, però, non si è perso d'animo.
Quel cuore, nonostante tutto, batteva ancora forte. Storia di Aristide, che le ha provate tutte, prima di arrendersi.
Dal 1995 in poi il livello degli stranieri nei campionati italiani è progressivamente calato. Con poche, felicissime eccezioni.
Quando gli americani si mettono in testa di organizzare un evento, fidatevi che ci sarà da divertirsi. Anche quando si tratta di rugby, sport non esattamente a stelle e strisce
Due cartellini gialli sul più bello possono essere deleteri per chiunque. Il Benetton Treviso del 2012-13, però, non era una squadra qualunque.
In preparazione al Tri Nations del 2011, i Wallabies affrontano Samoa lasciando a riposo alcuni titolari. Se ne pentiranno amaramente.
Se aspiri a diventare un trequarti dei Wallabies devi saper correre, avere grandi doti alla mano al piede, essere fisicamente superiore. Oppure chiamarti Pat McCabe
Esiste uno sparuto numero di rugbisti che hanno avuto l'onore di rappresentare due Nazionali. Solamente uno ne ha rappresentate tre.